Sono diverse le ragioni per le quali si può desiderare di vendere un immobile. Se, ad esempio, i figli si sono trasferiti da tempo e l’immobile è diventato troppo grande, i proprietari hanno tutto il tempo per cercarsi una nuova casa. Spesso un appartamento può anche diventare improvvisamente troppo piccolo a causa di un lieto evento. Oppure ci si trova in difficoltà finanziarie, il tempo stringe e occorre decidere velocemente se tenere o vendere l’immobile. Una situazione simile può presentarsi in caso di divorzio, di controversie in una successione, o se si eredita un immobile lontano da dove si vive.
Un importante motivo dell’attuale forte domanda di immobili è il livello relativamente basso dei tassi di interesse. In questo scenario, l’onere mensile di un finanziamento si riduce nettamente. Anche gli investitori si orientano sempre più verso il mattone, determinando un ulteriore aumento della domanda. Un fattore da non sottovalutare è il crescente fabbisogno di superficie abitativa pro capite. Si tratta senz’altro di un effetto statisticamente rilevante. Quando i figli lasciano casa, ad esempio, hanno bisogno di un’alternativa: da una parte aumenta quindi il fabbisogno di superficie abitativa pro capite, ma dall’altra non si libera nuovo spazio.
Per tutti i motivi sopra esposti, quello attuale è un buon momento per vendere un immobile. Ciò non esclude, tuttavia, la possibilità di realizzare una vendita ancora più redditizia in futuro. La posizione privilegiata della Val Pusteria, la natura intatta, le montagne, sono, in ogni caso, garanzia di un ottimo valore commerciale. In sintesi: oggi i privati proprietari di immobili intenzionati a vendere possono farlo a un prezzo elevato. Scommettere su prezzi ancora più alti potrebbe essere rischioso, per lo meno se l’immobile rappresenta una parte rilevante del proprio patrimonio.